La macchina per caffè espresso

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Prologo EM

EM 0.03 Intervista a Enrico Maltoni

Una replica della macchina del 1884 di Angelo Moriondo, riprodotta dall'azienda di restauro macchine da caffè di Enrico Maltoni, Officina Maltoni. La macchina è in mostra al MUMAC museo a Milano. La riproduzione è realizzata in fusione di ottone con nichelatura galvanica.

Enrico Maltoni è autore e collezionista di caffettiere, libri e brevetti. Dal 2012 la sua collezione personale di oltre 10.000 brevetti e documenti storici relativi alle caffettiere è ospitata presso il Museo delle Macchine per Caffè di Milano. Questo museo, da lui fondato in associazione con il gruppo Cimbali, ospita il più grande archivio di documentazione e brevetti sul design del caffè al mondo. 

Enrico è autore di diversi libri sulla storia delle caffettiere, compresa l'enciclopedia Caffettiere: Macchina Da Caffe. In questa intervista, Jessica Sartiani chiede a Enrico del lavoro di Angelo Moriondo e di come il suo brevetto abbia contribuito a plasmare le future innovazioni nel caffè espresso.

 

Jessica Sartiani- Capiamo che i bruciatori di spirito avevano i loro limiti a causa del tempo impiegato per riscaldare l'acqua. La macchina di Moriondo era alimentata a gas naturale o cherosene? 

Enrico Maltoni – Era alimentato a legna, avendo un fornello sotto la macchina, oa gas [che] alla fine dell'ottocento si chiamava Benzo Carburo.

JS – Sappiamo quale dispositivo è stato il primo a utilizzare l'elettricità come fonte di calore? 

EM – Ad oggi quell'informazione non è disponibile, ma secondo me molto probabilmente si trattava di Bezzera o La Pavoni. L'elettricità è arrivata in Italia alla fine del 1800 in alcune città.

JS – Nel tuo libro hai suddiviso le tante caffettiere in categorie, come le caffettiere a pressione di vapore, o le caffettiere. Una particolare invenzione si distingue per te come la prima macchina per caffè espresso o la pensi più come una progressione? 

EM – Per me la prima è la macchina Moriondo,