Zone di coltivazione del caffè di Antioquia
Vendemmia: Settembre–Dicembre (raccolta principale), Aprile–Giugno (mitaca)
Altitudine: 1.300–2.200 metri (4.300–7.200 piedi) sul livello del mare
Precipitazioni: 1.000–2.000 millimetri (39–79 pollici)
Temperatura: 18°C–24°C (64°F–75°F)
Antioquia si trova nel nord-ovest della Colombia. Questo dipartimento montuoso, dominato dal centro e dall'ovest cordigliere delle Ande, comprende anche un piccolo lembo di costa caraibica. È il secondo dipartimento più popoloso dopo Cundinamarca e la capitale di Antioquia, Medellín, è la seconda città più grande della Colombia.
Medellín, la capitale di Antioquia e la seconda città più grande della Colombia. La città è nascosta nella valle dell'Aburrá a 1.495 metri (4.905 piedi) sul livello del mare, nella parte centrale cordigliera delle Ande.
All'inizio dell'era coloniale, l'economia della regione era basata sull'estrazione dell'oro (Ocampo e Botero 2000). Documenti sporadici risalenti al 1808 si riferiscono a piante di caffè coltivate nel dipartimento, ma solo per uso medicinale (Meja et al 2017). Produzione commerciale di caffè ad Antioquia, tentata per la prima volta nel 1861 (FNC 2014), crebbe rapidamente durante la prima metà del XX secolo. La successiva migrazione dei produttori di caffè Antioqueño è stata determinante per diffondere la produzione di caffè in altre parti del paese (Meja et al 2017).
Oggi, Antioquia è la seconda regione di coltivazione del caffè della Colombia dopo Huila. Nel 2021, Antioquia aveva 116.000 ettari coltivati a caffè (FNC 2022), che producono 2,1 milioni di sacchi all'anno, circa il 15 per cento del totale della Colombia (FNC 2020).
Una fattoria di caffè vicino a Jericó, Antioquia
Antioquia ospita circa 79.000 famiglie di coltivatori di caffè, che in genere coltivano caffè insieme ad altre colture in piccole aziende, con una dimensione media dell'azienda di appena 1,55 ettari (circa 4 acri) (FNC 2022). La stragrande maggioranza lavora il caffè in azienda e poi vende la pergamena tramite cooperative (Robaina Rodríguez et al 2017).